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Time after time. Installazione di Gianluigi Colin
lunedì 17 Aprile 2023 - mercoledì 26 Aprile 2023
sede: Università degli Studi di Milano (Milano).
cura: Luigi De Ambrogi.
Gianluigi Colin interpreta il tema del Fuori Salone di Interni Re-Evolution con Time After Time, potente e simbolica installazione prodotta dalla Galleria De Ambrogi che affronta una questione centrale della società contemporanea: il sistema della comunicazione, la memoria collettiva e la sua dissoluzione.
Nel tempio laico del sapere, lo spazio antistante l’Aula Magna della Università Statale di Milano, quasi evocando gli addobbi a festa delle funzioni liturgiche nelle cattedrali, Gianluigi Colin con la collaborazione dello Studio Deambrogi ha ideato la monumentale installazione site specific, dando vita a una serie di drappi che fluttuano nello spazio: tele cariche di sedimentazioni di colori, striature ripetute, campiture dilatate, quasi fosse il trascinamento meditato di materia pittorica. Ma questi teli carichi di pittura non sono altro che tessuti prelevati dalla pulizia delle rotative dei quotidiani e dei libri, e quindi carichi della memoria di infinite narrazioni, notizie, parole e immagini. In questi materiali, veri object trouve´, Gianluigi Colin ha trovato la simbolica rimozione di inesauribili storie, metafora della dimenticanza che avvolge il nostro presente.
È la traccia di un tempo dissolto, testimonianza di tante esistenze ormai cancellate. Drappi prelevati nel cuore del mondo editoriale che si manifestano come sudari laici del nostro tempo. Da qui il titolo “Time After Time”: un irrefrenabile continuum, dunque, una “ripetizione differente” che segna lo scorrere del nostro tempo in cui riconosciamo i rumori, la confusione, le menzogne, le retoriche e gli eccessi che animano l’era dell’informazione contemporanea: quella di carta e quella digitale. Tele sospese nel vuoto come memoria di “quel che resta del presente”. Drappi come sudari del nostro tempo, come simbolo struggente delle parole di Marguerite Yourcenar: “La vita ci sfugge. E anche noi stessi”.