“Before and after painting”: la pittura come sopravvivenza – Video intervista a Valerio Dehò

di Ginevra Amadio.

Evocative e impalpabili le opere che compongono Before and after painting, la mostra a più voci curata da Valerio Dehò e ospitata alla Galleria La Giarina di Verona. Un viaggio tra sculture, oggetti e dipinti mediali atti a fornire stimoli al visitatore che vorrà cogliere – e rielaborare – i messaggi visivi escogitati dagli artisti, in un gioco di specchi che salda significante e significato, ispirazione e gestualità. Come mettere a fuoco, del resto, il fil rouge di un concept che guarda al lavoro chi ha sempre praticato la pittura come zona di riflessione, come azione diretta e indiretta su un quotidiano irto di complessità e non detti?

Ogni realtà si osserva meglio di sbieco, il vero (ri)vive nella sua negazione. Così Dehò ha composto per la galleria veronese un percorso stimolante, impegnativo, dominato dai meccanismi della memoria e dell’occhio interiore, in costante equilibrio tra forma e senso. L’onirico, la visione alogica del sogno o della rêverie innervano le opere di Arnold Mario Dall’O, Silvano Tessarollo, Francesco Totaro e Antonio Riello impegnati nel magnetico corteggiamento del reale in ombra, della verità oltre il vero da strappare.

In questa prospettiva, Before and after painting, mostra «la vitalità della pittura come Nachleben, sopravvivenza – dichiara il curatore – che anima ancora (e sempre) la danza delle immagini e le articola in una dimensione linguistica polivalente, in cui la rete assume il ruolo di memoria collettiva che solo gli artisti possono ricondurre ad un senso attuale». Niente di più complesso ed evanescente, come il senso della fine che si mischia al godimento in Tortellino vanitas di Riello (biro blu su carta), o la fusione di carne, sangue e terra de Gli alberi siamo noi / 3 (carboncini su carta Arches) di Silvano Tessarollo. Herz / Hirn 2, polittico in stampa digitale su alluminio, svela d’altro canto la raffinatezza di Francesco Totaro, che pesca dal serbatoio dell’infanzia per mescidare caducità e ri-nascita, facendo del libro in primo piano una figura quasi allucinatoria, che si apre all’insondabile. Un’immagine riecheggiata, con altre forme e tecniche (galvanizzazione in nichel, lampada in metallo) da Dall’O in Twins (left), materializzazione del notturno e del visionario, là dove l’uso comune si unisce alla non-praticabilità, al costante esercizio del gesto come arte.

Tutto, in questa mostra, procede dall’esperienza del dormiveglia, o ancora dalla pittura «evocata come fantasma, sopravvivenza di un codice perduto e probabilmente irrecuperabile». È qui, in questo intreccio insondabile, che risiede la forza del suo messaggio, il lavoro di decostruzione che richiede tempo, impegno, apertura all’invisibile.
Ginevra Amadio

Sabato 15 Ottobre 2022 – Venerdì 30 Dicembre 2022
“Before and after painting”
Opere di Antonio Riello, Arnold Mario Dall’O, Francesco Totaro, Silvano Tessarollo
cura: Valerio Dehò
LA GIARINA ARTE CONTEMPORANEA
Via Interrato Acqua Morta, 82, 37129 Verona
045 8032316; lagiarina.it

Immagine in evidenza: Francesco Totaro, Herz – Hirn 4, dittico, stampa digitale su alluminio e pittura acrilico su tela, 90×180 cm, 2022