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Alessio Barchitta e Jingge Dong. Dive into the zeitgeist

giovedì 4 Marzo 2021 - giovedì 29 Aprile 2021

Alessio Barchitta e Jingge Dong. Dive into the zeitgeist

sede: Amy-d Arte Spazio (Milano).

Il progetto espositivo è pensato e sviluppato appositamente per mettere in relazione le opere di Alessio Barchitta con quelle di Jingge Dong partendo dalle differenze come valore aggiunto della propria cifra artistica.

Alessio Barchitta 1
In esposizione “il mio suono è la tua gloria” 2020 -due elementi :terracotta, ingobbio nero, cristallina, diffusore sonoro//due elementi :terracotta, ingobbio nero, crema per calzature nera, diffusore sonoro. “I Can’t See Beyond These Fucking Clouds “stampa su TNT 102, 5×72, 5cm tratti dalla mostra personale dell’artista in un bunker antiaereo a Brescia nel 2020 a cura di Daniele Astrologo Abadal. “Shit happens” 2020 resina, guano, velluto 13, 5x17x9cm –la copia di un frammento appartenuto ad una delle prime chiese costruite nel paese natio dell’artista.

“[… ]La ricerca dell’artista mira sempre a palesare la vera natura delle cose per contrappasso, attraverso manufatti esteticamente riconoscibili, gradevoli ai sensi, attraverso ambienti immersivi, di cui si esce con un vuoto, con una domanda”
Silvia Maiuri

“Mi piace riconsiderare il passato, subisco il fascino del frammento, l’impossibilità di decifrarne a pieno i codici e dal reale ricostruire ipotesi. Ecco allora la mia passione di dedicare interi pomeriggi nei torrenti vicino casa, vere e proprie discariche e cielo aperto che nella loro disgrazia mi elettrizzano assai e non mi lasciano mai tornare a mani vuote. Riguardando il bottino affiorano molte questioni attuali, come intenderebbe Duchamp: questi frammenti sono già stati imbevuti di vetriolo, perdendo ogni callistica ed estetica; sono corpi ipotizzati, non assoluti, il possibile non è confutato. La proprietà dei frammenti è che sono perlopiù “immobili”, sono punti fissi, illudono la storia, scompaiono per periodi più o meno lunghi per ripresentarsi dopo aver perso tutto. Ci parlano di un tempo che non è quello di cui parlano i manuali di storia, è un tempo puro, che si sottrae al nostro mondo d’immagini e di infiniti simulacri. Sono rifugiati in un contesto che non gli appartiene più, portano però con sé storie d’altri luoghi, parlano lingue sconosciute, sono ponti. [… ]”
Alessio Barchitta

Jingge Dong 2
In esposizioni quattro grandi opere :” White night#2 “, 2017, oil on canvas, 190×210 cm, “Civilitation fusion”, 2019, mixed media on canvas 160x200cm, “Antares#1” 2020, mixed media on canvas, 200x300cm.

“[… ]La pratica artistica di Dong è basata sullo sviluppo di serie di opere, fino a ora aperte, in cui frequentemente sono impiegate le medesime sorgenti visive, quali ad esempio fotogrammi ripresi da film, ritagli di opere antiche, foto prese da internet o realizzate dallo stesso autore (la maggior parte delle quali elaborate fino a non essere più riconoscibili). La serie è una modalità espressiva complessa, perché permette all’artista di affrontare un argomento senza esaurirlo, esplorandone intimamente i limiti. [… ] Ma la serie è anche lo strumento dell’ordine e della reiterazione, del presentarsi ciclicamente della medesima condizione, pur con qualche minima differenza. Psicoanaliticamente implica una pulsione persistente e la necessità di investigare, dal punto di vista visivo e intellettuale, fino a quando lo stimolo è intrigante ed eccitante. Fino a quando, sulla riva del fiume, una nuova dea bellissima e seducente si presenterà agli occhi dell’artista. Incantandolo. [… ]”
Daniele Capra

“[.. . ] Negli ultimi anni in Italia ho modificato alcuni fondamentali nel mio modo di pensare e stile pittorico. Questa esperienza ha creato un “confronto” come un grande contrasto, ed è proprio questo “confronto” che ha influenzato anche il mio modo di pensare e di creare: concreto e astratto, oriente e occidente, passivo e attivo, oggettivo e soggettivo.. . Penso, che questo cambiamento sia molto importante, proprio come per il colore rosso quando è accanto al verde”.
Jingge Dong

Note

  1. Alessio Barchitta (Barcellona Pozzo di Gotto IT 1991). 2010 – 2014 Accademia di Belle Arti di Brera, diploma accademico di primo livello in Pittura.2015 – 2017 Accademia di Belle Arti di Brera, diploma accademico di secondo livello in Arti Visive indirizzo Pittura. La sua ricerca presta particolare attenzione alla scultura ma non esclude alcun media. Vincitore di vari Premi tra cui “Nocivelli XI ediz, (Bs)2019, le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private. Attualmente è impegnato per il “Premio San Fedele” e un solo show presso Spazio Serra (MI).
  2. Jingge Dong (Pechino, 1989) consegue nel 2011 il Bachelor of Art dell’Universita’ Normale di Shanghai, nel 2015 il Fine Art Master della Scuola di Laurea dell’Accademia d’Arte Nazionale Cinese, fra il 2017 e il 2019 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Jingge Dong è presente in collezioni pubbliche e private, ha ricevuto significativi riconoscimenti da istituzioni in Cina. Attualmente è in residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia.

Dettagli

Inizio:
giovedì 4 Marzo 2021
Fine:
giovedì 29 Aprile 2021
Categoria Evento:
Tag Evento:
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Luogo

AMY-D ARTE SPAZIO
Via Lovanio, 6
Milano, 01457 Italia
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02 654872
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