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I pittori della realtà. Tra antico e moderno

mercoledì 28 Giugno 2023 - domenica 1 Ottobre 2023

I pittori della realtà. Tra antico e moderno

sede: Museo Le Carceri (Asiago, Vicenza).

La mostra di Asiago rilegge l’avventura dei “Pittori moderni della realtà”, una particolare stagione dell’arte italiana del dopoguerra. Al Museo Le Carceri le opere di Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Antonio e Xavier Bueno, Giovanni Acci, Alfredo Serri e Carlo Guarnieri, insieme con un capolavoro di Giorgio de Chirico.

Prosegue il percorso di riscoperta dei “Pittori moderni della realtà”, un gruppo di artisti che esordì nel 1947 scagliandosi contro gli esiti del modernismo per difendere e recuperare la grande tradizione pittorica da Caravaggio alla pittura spagnola e fiamminga.

La mostra rilegge una particolare stagione dell’arte italiana del dopoguerra attraverso oltre settanta opere pittoriche, riportando in luce la forza e l’eredità artistica di questo gruppo di artisti integralmente rappresentato in mostra: Gregorio Sciltian, Pietro Annigoni, Xavier e Antonio Bueno, insieme con Alfredo Serri, Giovanni Acci e Carlo Guarnieri che si aggiunsero successivamente al gruppo.completano l’esposizione di un capolavoro di Giorgio de Chirico, il padre della Metafisica che consolidò rapporti di stima con tutti e quattro i “Pittori moderni della realtà”. Vengono inoltre presentate, a confronto con i moderni, opere di artisti antichi, prevalentemente del Seicento e del Settecento, alimentati dalla temperie caravaggesca prima e barocca poi, assunti a fonte di ispirazione e modello dei quattro firmatari del manifesto. “I Pittori della realtà” presentano una poetica artistica che dimostra una straordinaria attualità e la capacità di incontrare il favore di un pubblico numeroso, attento e informato.

La rassegna si divide in sei sezioni. La prima sezione è dedicata a Pietro Annigoni, che orienta la propria ricerca sul primato del disegno secondo il modello della scuola toscana, ingaggiando una personale sfida con gli artisti del passato. L’opera più rappresentativa in mostra, oltre a una magnifica “Tempesta” del 1939, è la copia autografa del “Ritratto della regina Elisabetta II” realizzata con il suo allievo Romano Stefanelli.
La seconda sezione approfondisce invece Gregorio Sciltian. L’artista di origine russa giunge in Italia all’inizio degli anni Venti ed esordisce con una personale alla Casa d’Arte Bragaglia di Roma (1925) presentata in catalogo da Roberto Longhi. L’eminente critico riconosce nella sua pittura evidenti echi caravaggeschi e una minuziosa resa dei dettagli che ricorda quella delle nature morte fiamminghe e spagnole: riferimenti importanti per il giovane artista che aveva ammirato la “Madonna del Rosario” di Caravaggio già durante i suoi studi a Vienna, dopo aver lasciato la Russia in seguito alla Rivoluzione d’ottobre. Sciltian si inserisce in quel processo di riscoperta della pittura caravaggesca iniziato nel 1922 con la Mostra della pittura italiana del Seicento e Settecento, allestita a Palazzo Pitti a Firenze. Le sue nature morte si fanno, nel corso del tempo, sempre più affollate di oggetti e ricche di dettagli, con un effetto trompe-l’oeil che realizza “l’illusione di realtà” perseguita dall’artista.
Si passa quindi alla sezione sui fratelli Bueno, che arrivano a Firenze nel gennaio del 1940 per un viaggio di studio e vi rimangono a causa dell’entrata in guerra dell’Italia. Il talento e la straordinaria padronanza delle tecniche pittoriche dei due fratelli spagnoli non passano inosservati e presto il loro lavoro viene apprezzato da Gregorio Sciltian e da Giorgio de Chirico.
La quarta sezione è “I Pittori moderni della realtà 1947-1949”. Nella loro breve avventura confluiscono le ricerche dei quattro firmatari del Manifesto che accompagna la loro prima mostra.
La quinta, “Atmosfere metafisiche: il rapporto con Giorgio de Chirico”, approfondisce la relazione dei pittori moderni della realtà con Giorgio de Chirico, il padre della Metafisica, del quale troviamo in mostra un’opera proveniente dal Mart di Rovereto.
La sesta sezione “Nuove realtà. Le tentazioni della modernità” esplora i diversi e autonomi percorsi estetici intrapresi dagli artisti, con esiti tra loro distanti e diversificati, tutti di straordinaria qualità.
All’interno delle sezioni vengono presentate, a confronto con i moderni, opere di artisti antichi, prevalentemente del Seicento e del Settecento, alimentati dalla temperie caravaggesca prima e barocca poi, assunti a fonte di ispirazione e modello dei quattro firmatari del manifesto, portatori del desiderio di una rinascita della pittura che corrisponde a una parallela rinascita dell’umanità dopo la distruzione, le privazioni e la sofferenza del recente conflitto mondiale.

Immagine in evidenza
Gregorio Sciltian, Bacco all_osteria, 1936, Galleria Nazionale d_Arte Moderna e Contemporanea, Roma (part.)

Dettagli

Inizio:
mercoledì 28 Giugno 2023
Fine:
domenica 1 Ottobre 2023
Categoria Evento:
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Luogo

MUSEO LE CARCERI
Via Benedetto Cairoli, 13
Asiago, Vicenza 36012 Italia
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Phone
0424 600255
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