
Il grande gruppo noto come la Pietà fu realizzato in bronzo (altezza 74, 9 x 75 x 50, 9 cm) dallo scultore tardo barocco fiorentino Massimiliano Soldani Benzi.
Se consideriamo che l’uso di forme in gesso accomuna la tecnica della fusione in bronzo a cera persa a quella della porcellana, è comprensibile che nei primi anni di attività, il marchese Carlo Ginori si sia orientato verso l’acquisto di calchi in cera e di forme in gesso provenienti dalla bottega del nostro Soldani.
Il suo intento infatti era di impiegarli nella manifattura di Doccia per ottenere traduzioni in porcellana delle sculture originali in bronzo.
L’originale in bronzo della Pietà, così definita nei documenti antichi, ma in realtà più correttamente identificabile come Compianto sul Cristo morto, è conservato all’Art Museum di Seattle.
La composizione ideata dal Soldani è considerata un capolavoro della scultura tardo barocca fiorentina.
Il suo successo è testimoniato, tra l’altro, dalle versioni che ne furono tratte in porcellana bianca e policroma, e in cera1.
Senza alcun dubbio la sua traduzione in porcellana più spettacolare per dimensioni e per raffinatezza del modellato è quella conservata nella Galleria Corsini a Firenze.
Con ogni probabilità fu donata da Carlo Ginori allo zio della moglie, il potente cardinale Neri Corsini per abbellire la sua fastosa residenza romana.
La realizzazione di un gruppo così complesso a pochi anni dall’avvio della sua pionieristica manifattura e la collocazione dell’opera in un contesto internazionale quale era la corte del cardinale Corsini, testimoniano l’ambizione di Carlo Ginori di affermare e diffondere la fama delle sue porcellane ben al di là dei confini del Granducato.
Si tratta del primo esemplare realizzato nella Manifattura e unico per la raffinata lavorazione della base in legno ebanizzato sulla quale poggia.
Ad eccezione delle consuete varianti necessarie per conferire stabilità alla composizione in porcellana, questo gruppo riprende fedelmente l’invenzione soldanesca, mentre la base è da riferirsi ai modellatori della manifattura.
Sappiamo dai documenti che fu montata da Francesco Poggetti nel 1745, lo stesso anno nel quale Ferdinando Soldani Benzi vendette al marchese le forme in gesso.
La recente decisione della Richard Ginori di riprodurre un altro esemplare di questa Pietà mediante l’impiego delle antiche forme, ha permesso di stabilire con assoluta certezza che le forme vendute da Ferdinando Soldani Benzi siano quelle originali provenienti dalla bottega del padre Massimiliano.
La scritta in controparte impressa in corrispondenza del piano di appoggio del Cristo ci rivela la firma dello scultore, la data di esecuzione del gruppo in bronzo e i suoi intenti: “M. Soldani Benzi fece l’anno 1708 per sua devozione”.
Finora l’esemplare in bronzo di Seattle era stato datato intorno al 1713-1714. La scoperta della data getta nuova luce sul capolavoro dello scultore.
Le tracce di scritta riscontrate anche sull’esemplare Corsini ci consentono, inoltre, di affermare che siamo in presenza delle stesse forme in gesso utilizzate anche per la realizzazione del primo esemplare in porcellana del gruppo e uscite dalla bottega del Soldani.

tratto dal catalogo della mostra “La Rinascita della Pietà di Massimiliano Soldani Benzi“
Periodo: 23/04/10 – 17/07/10
Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia – Sesto Fiorentino (Firenze)
Scheda tratta e rielaborata dai seguenti testi: L. Ginori Lisci, La porcellana di Doccia, Milano 1963, p. 62 Le statue del Marchese Carlo Ginori. Sculture in porcellana bianca di Doccia, catalogo della mostra a cura di J. Winter, Edifir, Firenze 2003, pp. 64-69 A. Gonzalez-Palacios in La Manifattura Ginori di Pietre dure. 1745-1760, in Arte e Manifattura di corte a Firenze dal tramonto dei Medici all’Impero (1732-1815), a cura di Annamaria Giusti, Sillabe, Livorno 2006, p. 62. R. Balleri, Oltre Foggini. Scultura a Firenze nel primo Settecento, in Storia delle Arti in Toscana. Il Settecento, a cura di M. Gregori e R. P. Ciardi, Edifir, Firenze, 2006, pp. 50-51. R. Spinelli, in Il Fasto e la Ragione. Arte del Settecento a Firenze, catalogo della mostra a cura di C. Sisi e R. Spinelli, Giunti, Firenze 2009, cat. n. 66 pp. 202-203 (scheda Pietà Corsini); cat. n. 64, pp. 198-199, (scheda bronzo); cat. n. 65, pp. 200-201 (scheda cera). D. Zikos, in Baroque Luxury Porcelain. The Manufactories of Du Paquier in Vienna and of Carlo Ginori in Florence, catalogo della mostra a cura di J. Kräftner, Prestel Verlag, Munich 2005, cat. n. 315, pp. 465-466 (scheda sul bronzo). J. Winter, in Baroque Luxury Porcelain. The Manufactories of Du Paquier in Vienna and of Carlo Ginori in Florence, catalogo della mostra a cura di J. Kraftner, Prestel Verlag, Munich 2005, cat. n. 316, pp. 467-469 (scheda sull’esemplare Corsini); cat. n. 317, pp. 469-471 (scheda del National Museum di Stoccolma).
