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Antonio Fontanesi e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri
sabato 6 Aprile 2019 - domenica 14 Luglio 2019
![Antonio Fontanesi e la sua eredità. Da Pellizza da Volpedo a Burri](https://www.arte.go.it/wordpress/wp-content/uploads/2019/01/antonio-fontanesi-e-la-sua-eredita-da-pellizza-da-volpedo-a-burri_00.jpg)
sede: Palazzo dei Musei di Reggio Emilia (Reggio Emilia).
cura: Virginia Bertone, Elisabetta Farioli, Claudio Spadoni.
A duecento anni dalla nascita, Reggio Emilia al Palazzo dei Musei, dedica una ampia retrospettiva ad Antonio Fontanesi, artista reggiano, indiscusso protagonista della pittura dell’Ottocento italiano, interprete straordinario delle novità del paesaggio romantico, uomo inquieto nella vita e innovativo sperimentatore nella pittura.
La rassegna – curata da Virginia Bertone, Elisabetta Farioli, Claudio Spadoni – oltre a ricostruire attraverso le più importanti opere di Fontanesi il percorso dell’artista, intende offrire un nuovo contributo critico alla sua conoscenza mostrando l’influenza che la sua pittura ha avuto negli artisti che dopo di lui si sono riconosciuti nel suo particolare approccio alla natura e al paesaggio, sospeso tra l’esigenza di rappresentazione del vero e l’urgenza di esprimerne le più intime emozioni.
In mostra l’esposizione dei più importanti dipinti di Antonio Fontanesi provenienti da importanti musei e collezioni italiane sarà posta a confronto con la produzione degli artisti che la critica ha collegato con la sua produzione, individuandone possibili motivi di ispirazione in un arco cronologico che dagli anni ottanta dell’Ottocento arriva fino agli anni sessanta del Novecento.
Saranno documentati i rapporti con la cultura simbolista e divisionista attraverso opere di Vittore Grubicy, Leonardo Bistolfi, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli ma anche la sua ripresa negli anni venti ad opera di Carlo Carrà, Felice Casorati, Arturo Tosi. L’ultima sezione sarà dedicata alle interessanti interpretazioni critiche degli anni cinquanta di Roberto Longhi e poi di Francesco Arcangeli. Quest’ultimo infatti, nell’individuare una continuità tra la concezione moderna dell’arte e la grande tradizione ottocentesca, inserisce Fontanesi nell’evoluzione di un naturalismo che nel dopoguerra arriva a Ennio Morlotti, Mattia Moreni, Pompilio Mandelli spingendosi fino alle ricerche materiche di Alberto Burri.
Promossa dai Musei Civici di Reggio Emilia, in collaborazione con la Fondazione Torino Musei-Galleria d’arte moderna e la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, la mostra è realizzata in partnerariato con la Regione Emilia Romagna – Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali , la Fondazione Cassa di Risparmio P. Manodori di Reggio Emilia, Destinazione Emilia, Unioncamere Emilia Romagna, Camera di Commercio di Reggio Emilia, APT Servizi.
Ufficio stampa: Comune di Reggio Emilia in collaborazione con Studio Esseci
- Antonio Fontanesi: La quiete, 1860. Fondazione Torino Musei – Galleria d’arte Moderna
- Antonio Fontanesi, La Solitudine, 1875. Musei Civici di Reggio Emilia
- Vittore Grubicy de Dragon: Inverno, 1898. Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro
- Pellizza da Volpedo: La Statua a Villa Borghese, 1906. Fondazione Musei Civici di Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro
- Alberto Burri: Sacco, 1953. Fondazione Torino Musei – Galleria d’arte Moderna
- Ennio Morlotti, Paesaggio sul fiume (Adda), 1955. Collezione Barilla, Parma