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L’amore materno alle origini della pittura moderna, da Previati a Boccioni

venerdì 7 Dicembre 2018 - domenica 10 Marzo 2019

L'amore materno alle origini della pittura moderna, da Previati a Boccioni

sede: Galleria d’Arte Moderna Achille Forti (Verona).
cura: Francesca Rossi, Aurora Scotti.

L’esposizione è la prima che la città di Verona dedica agli esordi del Divisionismo italiano, con l’obiettivo di promuovere la conoscenza di uno dei periodi più creativi della storia dell’arte del nostro Paese e, allo stesso tempo, restituire un contesto e un fondamento critico di riferimento alle opere della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti legate a tale ambito figurativo, a partire da “S’avanza” di Angelo Morbelli, capolavoro esposto nel percorso dedicato alla collezione civica.

Il fulcro della nuova esposizione è costituito dalla “Maternità” di Gaetano Previati, un capolavoro di grande formato e fortemente evocativo legato al tema “dell’amore materno” e proveniente dalle collezioni di Banco BPM. Il dipinto esposto alla prima Triennale di Brera del 1891 suscitò un vivace dibattito oltre che sulla tecnica divisionista, anche sui possibili esiti simbolici della rappresentazione.
Il famoso artista-critico Vittore Grubicy, già attento sostenitore di Segantini, individuò nella tela di Previati il prototipo della pittura ‘ideista’.

Il percorso espositivo costruito attorno al grande dipinto propone celebri capolavori di Gaetano Previati, Medardo Rosso, Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo e Umberto Boccioni, capaci di restituire in maniera esemplare l’intensa stagione culturale che ha segnato il transito rivoluzionario della pittura italiana ottocentesca nella direzione europea dell’arte moderna d’avanguardia.
Da qui, la rigorosa selezione filologica di una quindicina di opere che mette in evidenza il confronto tra esiti e ricerche diverse contemporanee a Previati, ma anche le ricadute e gli stimoli forniti da queste sperimentazioni alle avanguardie del primo Novecento.
Umberto Boccioni, in particolare, cercò un confronto diretto con Previati: la “Maternità” rappresenta uno dei cardini del suo percorso critico come punto di riferimento in quel un puntiglioso programma di studio nella storia dell’arte che, dopo molteplici ricerche, lo portarono al Futurismo.

Alla definizione del tema legato al tema dell’amore materno hanno inoltre contribuito generosamente tutti i prestatori che hanno così reso possibile la realizzazione della mostra, fra cui il Museo Segantini di Saint Moritz.
I Musei Civici di Milano, le Raccolte Grafiche e Fotografiche del Castello Sforzesco, la Galleria d’Arte Moderna di Milano e il Mart di Rovereto sono le istituzioni che hanno collaborato attivamente all’elaborazione dei contenuti del progetto scientifico partecipando anche all’ideazione di un piccolo circuito virtuale sul tema dell’amore materno itinerante tra le sedi di Verona, Rovereto e Milano, che il visitatore troverà segnalato nel catalogo e nei fogli di sala dedicati a “Le due madri” di Segantini, della Galleria d’Arte Moderna di Milano, e all’Autoritratto con la madre di Giorgio de Chirico, del Mart di Rovereto. Tali opere sono da considerare a pieno titolo parte dell’esposizione.

L’esposizione è arricchita da un contributo multimediale dedicato alle fasi di gestazione della Maternità di Previati.
Questa preziosa documentazione deriva dalla campagna di analisi scientifiche condotta con gli strumenti più avanzati delle nuove tecnologie presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze allo scopo di monitorare lo stato di conservazione dell’opera e di comprendere la singolarissima tecnica pittorica impiegata da Previati.